Divieto di sorpasso mezzi pesanti sull’autostrada A1 tra Incisa e Chiusi
Dal 3 novembre entra in vigore il divieto di sorpasso sull’autostrada A1 per i mezzi con massa complessiva a pieno carico superiore a 12 tonnellate, nel tratto compreso tra Incisa-Reggello e Chiusi, in entrambe le direzioni. Il divieto di sorpasso mezzi pesanti, comunicato da Autostrade per l’Italia, viene introdotto a titolo sperimentale per verificare i benefici […]

Dal 3 novembre entra in vigore il divieto di sorpasso sull’autostrada A1 per i mezzi con massa complessiva a pieno carico superiore a 12 tonnellate, nel tratto compreso tra Incisa-Reggello e Chiusi, in entrambe le direzioni.
Il divieto di sorpasso mezzi pesanti, comunicato da Autostrade per l’Italia, viene introdotto a titolo sperimentale per verificare i benefici in termini di sicurezza e fluidità della circolazione nei tratti autostradali a due corsie.
Divieto di sorpasso mezzi pesanti sull’A1: motivazioni e obiettivi
Autostrade per l’Italia, comunica che la sperimentazione del divieto di sorpasso mezzi pesanti si svolgerà lungo un tratto di circa 90 chilometri, tra i più trafficati dell’intera rete dell’autostrada A1.
Questa sezione dell’autostrada A1, caratterizzata da un tracciato a due corsie, registra infatti una percentuale di mezzi pesanti superiore alla media.
L’obiettivo è misurare l’impatto del divieto di sorpasso mezzi pesanti sulla scorrevolezza del traffico e sulla sicurezza stradale. Questo è particolarmente rilevante nei tratti in cui i camion si sorpassano riducendo la velocità complessiva dei veicoli leggeri.
Il provvedimento non è isolato: circa il 22% della rete in gestione ad Autostrade per l’Italia è già interessato da limitazioni analoghe per i mezzi pesanti.
La scelta di estendere il divieto anche a questo tratto deriva da una valutazione orografica e da specifici flussi di traffico registrati, che lo rendono un punto critico della A1 Milano–Napoli.
Proteste del settore dell’autotrasporto sul nuovo divieto di sorpasso
Il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti ha provocato reazioni immediate tra le associazioni di categoria dell’autotrasporto.
Le organizzazioni del settore dell’autotrasporto ritengono che la misura, pur orientata alla sicurezza, penalizzi i tempi di percorrenza e aumenti il rischio di incolonnamenti.
Secondo alcune stime, i camionisti potrebbero impiegare fino a 30 minuti in più per ogni tratta, con un impatto diretto sui costi del carburante, sui turni di guida degli autisti e sulla puntualità delle consegne.
Inoltre, i rappresentanti degli autotrasportatori sottolineano che il rallentamento potrebbe generare stress e distrazione alla guida, fattori che incidono sulla sicurezza generale.
Tuttavia, Autostrade per l’Italia ha chiarito che la misura è temporanea e che la sua eventuale applicazione definitiva verrà valutata solo dopo un adeguato periodo di osservazione dei dati raccolti.
Monitoraggio e possibili estensioni del divieto ai mezzi pesanti
La fase di sperimentazione del divieto di sorpasso consentirà di raccogliere informazioni sui flussi di traffico, sui tempi medi di percorrenza e sugli eventuali miglioramenti della sicurezza. I risultati, secondo quanto annunciato, serviranno a decidere se estendere la misura ad altri tratti autostradali con caratteristiche simili.
Autostrade per l’Italia ha ribadito che l’obiettivo principale è ottimizzare la coesistenza tra mezzi pesanti e leggeri. La società punta a garantire un livello di sicurezza adeguato e a ridurre i rischi legati ai sorpassi lenti in corsia di sorpasso.
La valutazione finale terrà conto anche delle osservazioni provenienti dal settore dell’autotrasporto e dagli enti preposti alla sicurezza stradale.
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