Mezzi pesanti, decreto MIT per la conversione dei veicoli diesel ai biocarburanti
Mezzi pesanti e sostenibilità ambientale sono al centro del nuovo decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 novembre. Il provvedimento consente la conversione dei veicoli diesel ai biocarburanti. Si tratta di un passo avanti verso la decarbonizzazione del trasporto merci in chiave tecnologicamente neutrale. Cosa prevede il […]

Mezzi pesanti e sostenibilità ambientale sono al centro del nuovo decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 novembre.
Il provvedimento consente la conversione dei veicoli diesel ai biocarburanti. Si tratta di un passo avanti verso la decarbonizzazione del trasporto merci in chiave tecnologicamente neutrale.
Cosa prevede il decreto MIT su mezzi pesanti e biocarburanti
Il decreto del 2 ottobre definisce le regole per la trasformazione dei veicoli a motore ad accensione spontanea (cioè diesel) già omologati, rendendoli idonei all’utilizzo di biocarburanti nel sistema di propulsione originale.
I nuovi sistemi di conversione consentono ai veicoli di circolare sia con carburante fossile sia con biocarburanti puri o miscelati, nel rispetto delle indicazioni fornite dal costruttore del sistema.
Il testo disciplina inoltre le procedure per l’omologazione e l’installazione sui veicoli di categoria M ed N, impiegati sia per il trasporto di persone sia di merci. Si tratta di una misura che offre un’occasione concreta di ammodernamento del parco circolante, con benefici diretti per i mezzi pesanti che operano nel trasporto e nella logistica.
Installazione e aggiornamento dei documenti di circolazione
L’installazione del sistema di conversione può essere effettuata dal costruttore o da un installatore autorizzato. L’intervento comporta l’aggiornamento del documento unico di circolazione e di proprietà, con l’inserimento di informazioni obbligatorie quali:
- classificazione del veicolo (mono-fuel, bi-fuel, flex-fuel o bi-flex-fuel);
- carburanti e miscele utilizzabili a seguito dell’installazione;
- denominazione e numero di omologazione del sistema a biocarburanti;
- nominativo dell’installatore e data del collaudo.
Questi dati assicurano la trasparenza tecnica e la conformità normativa dei veicoli modificati, garantendo che ogni conversione avvenga nel rispetto delle prescrizioni del costruttore e delle direttive del MIT.
Compiti e responsabilità dell’installatore
L’installatore deve verificare la compatibilità del sistema di trasformazione con il veicolo prima dell’intervento. Una volta completata l’installazione, è tenuto a certificare che l’operazione sia stata eseguita a regola d’arte, nel rispetto delle istruzioni del costruttore.
Inoltre, dovrà apporre una targhetta regolamentare, prevista dal decreto, da fissare preferibilmente in prossimità della targhetta del mezzo. Tale targhetta riporta i dati del sistema a biocarburanti installato, garantendo l’identificazione immediata durante i controlli.
Mezzi pesanti e transizione green: il ruolo dei biocarburanti
Il provvedimento del MIT rappresenta un passo decisivo verso la transizione ecologica del trasporto su strada. Grazie a questo decreto, sarà possibile convertire i mezzi pesanti diesel in veicoli capaci di funzionare anche con biocarburanti, riducendo l’impatto ambientale senza dover sostituire completamente i mezzi esistenti.
La misura si inserisce in un contesto europeo che riconosce il valore della neutralità tecnologica nella decarbonizzazione dei trasporti. I mezzi pesanti diventano così protagonisti di una mobilità più sostenibile, in grado di coniugare innovazione, riduzione delle emissioni e competitività del settore.
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