Bonus gasolio secondo semestre 2022: aperta la piattaforma dal 18 settembre
Sarà possibile ottenere un credito d’imposta pari al 12 per cento della spesa effettuata per il gasolio nel secondo semestre dell’anno appena trascorso.
Sarà possibile ottenere un credito d’imposta pari al 12 per cento della spesa effettuata per il gasolio nel secondo semestre dell’anno appena trascorso. La legge di bilancio, così come modificata a luglio, ha confermato il beneficio deciso per contrastare l’eccessivo aumento dei prezzi del carburante, in favore delle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia.
Ma non tutti potranno accedere al credito d’imposta.
Ecco i beneficiari
Oltre al requisito della sede o almeno della stabile organizzazione in Italia, potranno presentare la domanda solo le imprese che esercitano attività di logistica e trasporto di merci per conto di terzi, iscritte all’Albo degli autotrasportatori e al REN e che utilizzano veicoli di massa totale pari o superiore a 7,5 ton. con motori diesel di categoria euro V ed euro VI. Rientrano nel beneficio anche i veicoli (sempre che siano euro V ed euro VI di massa pari o superiore a 7,5 ton) con targa estera che siano utilizzati da imprese italiane in virtù di contratti di locazione.
Sono stati stanziati a tale scopo 200 milioni di euro.
L’autorizzazione alla misura è giunta dalla Commissione europea solo il 18 agosto.
L’importo concesso
Sarà possibile ottenere un credito d’imposta nella misura del 12% della spesa sostenuta nel secondo trimestre 2022 per l’acquisto in Italia di gasolio impiegato per il rifornimento dei veicoli, al netto dell’IVA. Ovviamente sarà necessario provare l’acquisto con le relative fatture.
Quando presentare la domanda
La piattaforma informatica dedicata al bonus gasolio è sul sito dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e la finestra per il secondo semestre 2022 sarà attiva dalle ore 15:00 del 18 settembre fino alla scadenza prevista per le ore 23:59 del giorno 6 ottobre.
Come presentare la domanda
Per accedere alla piattaforma è necessario essere in possesso di Spid, oppure di Cns o Cie. Una volta ottenuta l’autenticazione si può presentare l’istanza che deve essere solo una per ciascuna azienda.
Ogni utente potrà operare sia per sé stesso che per eventuali aziende di cui sia rappresentante legale. Non è necessario dimostrare all’atto dell’accesso la qualità di impresa esercente il trasporto merci, ma basterà un’autodichiarazione. È invece necessario inserire nella domanda gli identificativi SDI delle fatture di acquisto in Italia del gasolio.
Assolutamente importante è allegare due file: il primo è il file fatture, il secondo il file targhe.
Il file fatture va compilato riportando una fattura per ogni riga, e deve contenere: l’identificativo SDI fattura; il tipo di fattura (CARB/NO CARB); l’importo della fattura; l’importo a rimborso al lordo dell’IVA.
Il file targhe, invece, va compilato una riga per ogni targa indicata in fattura e deve contenere: l’identificativo SDI fattura, la targa , se il veicolo è in disponibilità a fronte di un contratto di noleggio, il codice Paese del veicolo.
Fondamentale, una volta compilati i files, salvarli con estensione .csv per la corretta acquisizione in piattaforma.
Nel caso di errori è possibile inserire una nuova istanza, in sostituzione della precedente. Una volta presentata l’istanza, la piattaforma restituisce un codice identificativo.
I controlli
Un primo controllo viene effettuato dal Mit che verifica sul R.N.A l’importo concedibile ad ogni singola impresa, poi trasmette i dati e i calcoli all’Agenzia delle Entrate che effettua una ulteriore verifica sulla base del decreto di concessione emesso dal Mit.