L’altalena dell’immatricolato
Chiuso il 2021 con un bilancio positivo di autocarri immatricolati. Pronti gli incentivi 2022.

Altalena o montagne russe? Comunque lo volete chiamare il grafico delle immatricolazioni degli autocarri oltre le 3,5 tonnellate di Massa Totale a Terra si presenta come un sinusoide.
Un andamento segnato senza dubbio dalla mancanza di materie prime e semiconduttori di cui abbiamo già parlato in questo spazio e che si è palesato a partire dalla seconda metà dell’anno.
L’analisi mese per mese, infatti, mostra un andamento altalenante dovuto al permanere delle difficoltà della catena di approvvigionamento. il 2021 era cominciato in forte crescita, sull’onda della ripresa già nell’ultima parte del 2020, quando si cominciava ad intravedere una timida uscita dal tunnel della pandemia, per cominciare a calare da maggio in poi, con qualche picco di risalita. Nonostante questo, il 2021, confrontato sia con il 2020, ma anche con il 2019 che resta il benchmark più utile, registra un incremento di veicoli messi su strada, anche se in condizioni di normalità nella supply chain, la crescita sarebbe stata sicuramente maggiore.
Analizziamo allora nel dettaglio l’intero 2021. 24.807 sono i libretti di circolazione di nuovi autocarri oltre le 3,5 tonnellate di MTT, il 22,3% in più rispetto al 2020. Rispetto al 2019 la crescita è stata del 6,2%.
Se guardiamo le classi di peso, i veicoli sopra le 12 e sotto le 16 tonnellate riportano la crescita più significativa, +46,4%, nel 2021. Seguono, nella classifica, gli autocarri con peso superiore a 6 e fino a 8 tonnellate (+29,6%) e quelli da 16 tonnellate in su (+24,5%). Variazione positiva contenuta per il segmento sopra le 5 e fino a 6 t (+3,3%) e per i veicoli sopra le 11,5 e fino a 12 t (+5,6%). Restano, invece, in calo a due cifre gli autocarri superiori a 3,5 e fino a 5 tonnellate, che chiudono a -18,8%, e quelli del segmento sopra le 8 e fino a 11,5 tonnellate (-14,6%).
Per quanto riguarda, invece le configurazioni, gli autocarri rigidi risultano in aumento del 23,7% nel periodo gennaio-dicembre 2021, mentre i trattori stradali chiudono il cumulato a +20,9%. Sia i veicoli da cantiere che i veicoli stradali mantengono un trend di crescita a doppia cifra nel 2021, rispettivamente a +39,1% e +20,8%.
Purtroppo, non ci sono particolari variazioni per quanto riguarda le propulsioni alternative: analizzando il mercato per alimentazione, infatti, nell’intero 2021 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta del 5,7% (era del 5,2% a gennaio-dicembre 2020), per un totale di 1.421 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano appena lo 0,2% del totale (era 0,3% a gennaio-dicembre 2020).
Un dato, quest’ultimo, causato anche dagli interventi normativi non sufficienti, nonostante i grossi sforzi da parte dell’industria per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni. Infatti, con il Decreto Investimenti Autotrasporto 2021-2022 e il decreto “Investimenti ad alta sostenibilità”, ancora in fase di pubblicazione, ma già firmato dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, sono stati stanziati in media circa 17,5 milioni di euro all’anno nel prossimo biennio per l’acquisto di veicoli diesel, contro uno stanziamento medio per le alimentazioni alternative di circa 10 milioni annui fino al 2026.