Revisione mezzi pesanti: ecco le modifiche proposte dall’UE
Lo scorso 24 aprile la Commissione europea ha presentato una proposta di aggiornamento delle regole che riguardano la revisione dei mezzi pesanti, incluse ispezioni tecniche periodiche, documenti di immatricolazione e controlli su strada . Si tratta di modifiche al pacchetto controlli già varato nel 2014. Secondo l’Ue infatti, le attuali regole di revisione dei camion non considerano le […]

Lo scorso 24 aprile la Commissione europea ha presentato una proposta di aggiornamento delle regole che riguardano la revisione dei mezzi pesanti, incluse ispezioni tecniche periodiche, documenti di immatricolazione e controlli su strada .
Si tratta di modifiche al pacchetto controlli già varato nel 2014. Secondo l’Ue infatti, le attuali regole di revisione dei camion non considerano le nuove problematiche, come l’aumento dei camion elettrici e la diffusione dei sistemi verifica dei sistemi elettronici di sicurezza (ADAS). Inoltre, l’invecchiamento del parco camion in Europa ha aumentato il rischio di manomissioni al contachilometri e di frode documentale, rendendo così necessaria una digitalizzazione dei processi.
La proposta con le nuove regole sarà ora esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Una volta approvata, gli Stati membri avranno tempo per recepirla nel diritto nazionale. L’entrata in vigore completa è prevista tra il 2026 e il 2028.
Cosa cambia con le nuove regole
Le nuove regole per i camion serviranno a migliorare la sicurezza stradale, ridurre l’inquinamento da gas e polveri sottili, semplificare la circolazione transfrontaliera di merci e veicoli, proteggere da falsificazioni e truffe.
Per i mezzi pesanti le nuove norme prevedono ispezioni ogni due anni, una volta trascorsi i 6 anni dalla data di immatricolazione.
La nuova revisione per i camion: tre direttive principali
La Commissione europea propone per i camion un pacchetto di riforme articolato su tre direttive principali: controlli tecnici periodici, controlli su strada ed immatricolazione dei veicoli.
Le nuove revisioni includeranno test specifici per veicoli elettrici, verifica dei sistemi elettronici di sicurezza (ADAS) e controlli software, per accertare che i sistemi di bordo non siano stati manomessi. Previsti controlli annuali tecnici avanzati delle emissioni anche per le vetture ed i furgoni più datati, con l’intento di introdurre certificati digitali di immatricolazione dei veicoli ed evitare la manomissione del contachilometri.
Le letture del contachilometri saranno registrate in una banca dati nazionale e gli Stati membri condivideranno questi dati allo scopo di avere un database condiviso ed impedire così manipolazioni fraudolente nella compravendita dei veicoli.
Infine, i veicoli commerciali leggeri e le auto con più di 10 anni saranno soggetti a controlli tecnici annuali in tutti gli Stati membri, al pari degli autocarri superiori ai 3,5 tonnellate.
Rilevamento delle emissioni e digitalizzazione dei documenti
Saranno introdotti test avanzati per NOx e particelle ultrafini, con l’obiettivo di individuare veicoli ad alte emissioni e bloccare le frodi sulle centraline. Inoltre, l’immatricolazione ed i certificati di revisione diventeranno elettronici, con accesso tramite piattaforme digitali comuni.
Riconoscimento revisione camion transfrontaliero
Le revisioni tecniche effettuate in uno Stato UE saranno valide in tutti gli altri per almeno sei mesi, facilitando la mobilità temporanea e il trasporto internazionale.
Benefici e rischi delle nuove norme di revisione
Tra i benefici delle nuove norme di revisione proposte dalla Commissione Europea, rientra una riduzione del rischio di frode ed una trasparenza maggiore nel mercato dell’usato, la riduzione di emissioni nocive ed un miglioramento della sicurezza stradale. Infine, si vuole garantire una uniformità normativa tra i Paesi dell’ UE per semplificare il trasporto transfrontaliero.
A questo scopo sarà importante adeguare le officine ed i centri prova alle nuove tecnologie ed offrire una formazione adeguata ai tecnici per poter effettuare i test sui veicoli elettrici e sui software di bordo. Come rischio principale è immaginabile un incremento di costo a breve termine per i controlli avanzati.
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