Tracciamo nuovi percorsi insieme
Dopo numerosi rinvii dovuti alla pandemia, è andato in scena il Transpotec Logitec, finalmente in presenza. Successo di pubblico e di presenze di espositori. Ora pensiamo al futuro.
Decisamente positivo il ritorno del Transpotec a Milano, sia sotto il profilo dell’immagine che dei contatti commerciali avvenuti tra domanda e offerta. L’inevitabile minor numero di espositori rispetto all’ultima edizione di Verona ante lockdown, non ha inficiato sulla soddisfazione del pubblico che ha apprezzato l’eleganza delle aree riservate e allestite dalle case dei veicoli, le quali non si sono tirate indietro né dal punto di vista estetico né sotto il profilo della qualità delle proposte presentate, comprendendo anche servizi innovativi offerti ai potenziali end user.
Se da un lato abbiamo notato il debutto di aziende specializzate in servizi per il trasporto merci, nella ricambistica o con proposte di nuove tecnologie per il rispetto ambientale e la sicurezza stradale, purtroppo è stato quasi assente del tutto il settore degli allestimenti per il trasporto merci a temperatura controllata, così come i cisternisti e i rimorchi per trasporti eccezionali. Limitate, ma qualificate le presenze dei rimorchisti così come dei container e delle casse mobili. Del tutto assente l’intermodalità, intesa come tecnologie integrate di trasporto merci, nonostante vi fosse una vasta area dedicata alla logistica, il Logistic Village che, insieme all’Aftermarket Village hanno fatto fiera a sé.
I protagonisti ovviamente sono stati i Costruttori, presenti in forza. Daf, Ford Trucks, Iveco, Mercedes-Benz Trucks Italia, Piaggio, Scania e Volvo Trucks hanno messo in bella mostra le ultime novità in termini di tecnologia e gamme e organizzato eventi e attività di intrattenimento.
Non è mancata la componentistica e i servizi, tra cui il gruppo Continental che ha portato soluzioni per rispondere alle attuali esigenze delle flotte. Tecnologie che da un lato guardano alla neutralità delle emissioni di CO2 dei veicoli e dall’altro garantiscono efficienza, operatività e produttività (Conti360° Solutions, ContiConnect e poi VDO col tachigrafo Smart).
L’aspetto della formazione e informazione tradizionalmente affidata ai convegni tecnici, aveva dei contenuti molto interessanti, organizzati dai partner del Salone, come evenT, e in aree attrezzate direttamente all’interno dei padiglioni, per rendere più facilmente fruibili i momenti di incontro. Presente anche la politica con il Viceministro Alessandro Morelli che ha tagliato il nastro e poi partecipato al convegno “Voci di Corridoio” sulle Reti TEN-T organizzato dalle testate Trasportare Oggi e Vado e Torno. Anche ANFIA e UNRAE sono stati protagonisti di conferenze stampa e presentazioni, dando voce agli operatori del settore.
Tanti, dunque, i visitatori totali anche se purtroppo pochi gli stranieri. In effetti pur essendosi insediato a Fiera Milano, il Transpotec deve riguadagnare quella reputazione che aveva conquistato nel passato a Verona, essendo stato per vari anni la seconda manifestazione in Europa dopo l’IAA di Hannover.
Il sabato e la domenica, sono stati consacrati al più grande raduno mai fatto in Italia. Oltre 250 camion decorati o carrozzati speciali hanno letteralmente invaso gli spazi esterni, creando una splendida comunità di camionisti, i quali amano moltissimo queste occasioni per ritrovarsi e stare assieme… ancora una volta per esorcizzare la pandemia.
Quando sarà la prossima edizione di Transpotec? Se ritornasse negli anni dispari dovremmo vederlo anche nel 2023, altrimenti proseguirà la sua marcia negli anni pari nel 2024. Vedremo cosa deciderà il mercato.